Che cos’è?
La valutazione ecografica 4D del pavimento pelvico è un’indagine avanzata che permette un’analisi dinamica e tridimensionale (4D) in tempo reale della muscolatura pelvica e sfinteriale. Rispetto alla tradizionale ecografia 3D, che fornisce immagini statiche, la tecnologia 4D aggiunge la dimensione del tempo, mostrando i movimenti muscolari durante contrazioni e sforzi funzionali. In questo modo, anche la paziente può comprendere come si come si muove la muscolatura all’interno del suo bacino.
Questa metodica è particolarmente utile per valutare gli esiti del parto naturale, studiare le conseguenze di traumi pelvici e indagare le possibili cause di dolore pelvico cronico.
A cosa serve e quando farla?
La valutazione ecografica del pavimento pelvico permette di diagnosticare diverse condizioni, tra cui:
- Prolasso degli organi pelvici mono- o pluri-compartimentale: quando uno o più organi pelvici (utero, vescica, retto) scendono dalla loro posizione naturale;
- Incontinenza urinaria e fecale: perdita involontaria di urine o feci, spesso legata a lesioni o debolezza del pavimento pelvico;
- Rettocele: formazione di una sacca del retto che sporge verso la vagina, con possibile difficoltà alla defecazione;
- Enterocele: discesa di anse intestinali in vagina;
- Isterocele: discesa dell’utero; e
- Cistocele: abbassamento della vescica che sporge nella parete anteriore della vagina, spesso associato a sintomi urinari.
Inoltre, è indicata in fase post-operatoria per:
- valutare l’esito di un intervento chirurgico pelvico;
- monitorare eventuali complicanze a carico del pavimento pelvico
Come si svolge?
L’esame si svolge come una normale ecografia ginecologica di routine, è dunque completamente indolore. A discrezione del medico, può essere effettuata con diverse modalità:
- per via transvaginale: consente la visione più dettagliata delle strutture interne, posizionando la sonda vicino alla cervice;
- per via transaddominale: indicata quando non è possibile eseguire un esame interno (ad esempio in pazienti con imene integro) o per valutare masse pelviche importanti e possibili coinvolgimenti di vie urinarie o intestino in patologie come endometriosi, malformazioni uterine o neoplasie;
- per via transrettale: utilizzata quando l’approccio transaddominale non fornisce risultati adeguati in pazienti con imene integro;
- in alcuni casi, con più modalità combinate.
L’esame si esegue con ecografia transperineale, appoggiando la sonda esternamente alla vulva, in corrispondenza delle grandi labbra, per visualizzare in profondità i muscoli del pavimento pelvico.
La durata complessiva è di circa 10 minuti. Al termine, è previsto un colloquio con lo specialista ginecologo o uroginecologo, che illustra i risultati e consegna il referto.
Norme di preparazione
Per eseguire correttamente la valutazione ecografica 4D del pavimento pelvico, è consigliato:
- non urinare nella mezz’ora precedente l’esame; e
- effettuare un clistere di pulizia (clisma fleet) circa 2 ore prima.
L’ecografia può essere eseguita in qualsiasi fase del ciclo o in post-menopausa.