Che cos’è?
Il tampone vaginale è un test microbiologico che consente di rilevare e identificare infezioni vaginali o squilibri della flora vaginale. Si effettua introducendo un bastoncino sterile all’interno della vagina per raccogliere secrezioni e microrganismi (batteri, lieviti, protozoi). Il campione viene poi analizzato in laboratorio per verificare la presenza di infezioni a livello vaginale.
A cosa serve e quando farlo?
Il tampone vaginale è indicato per:
- diagnosi di vaginosi batterica, candida vaginale, trichomoniasi e altre infezioni da aerobi e anaerobi vaginali;
- identificazione di squilibri del microbiota vaginale;
- monitoraggio dell’efficacia di una terapia antifungina o antibiotica;
- prevenzione di complicanze in gravidanza, legate a infezioni non trattate.
Come si svolge?
L’esame è semplice e veloce: il medico o l’ostetrica inserisce delicatamente il tampone sterile in vagina e lo ruota per raccogliere il materiale biologico. La procedura dura pochi secondi, è generalmente indolore e non invasiva.
Norme di preparazione
Per garantire la correttezza del risultato, è importante seguire alcune norme di preparazione:
- evitare rapporti sessuali, uso di contraccettivi locali, lavande vaginali o bagni in vasca nelle 48 ore precedenti;
- non eseguire l’esame durante il ciclo mestruale;
- sospendere eventuali terapie antibiotiche o antimicotiche nei 5 giorni precedenti;
- astenersi dall’igiene intima la mattina stessa dell’esame.